Nuova Citroen C3, la combattente cittadina
La terza generazione rompe col passato: esteticamente eredita i bumpers Cactus ma a bordo c’è anche la connectedCam che strizza l’occhio ai giovani
La Citroen C3 terza generazione cambia tutta e rompe con il passato e con la stessa immagine di questa utilitaria venduta in 3,5 milioni di esemplari in 14 anni. Via le forme tondeggianti che la limitavano alla clientela femminile, via i colori sobri e scuri. La nuova C3 prende spunto dalla Cactus dello scorso anno e si presenta molto più giovanile e aggressiva. Vuole aprirsi al pubblico giovane e per sfondare punta su tutta una serie di novità estetiche. Colori sgargianti (arancio, azzurro, verde acqua, sabbia, bianco, nero perla) e verniciature bicolore con il tetto rosso, nero o bianco in contrasto con la carrozzeria. E poi i bumpers (ereditati dalla Cactus) sulle portiere per farne una vera cittadina da battaglia; e ancora forme più aggressive, sottolineate da un muso davvero “muscle”. Del passato resta soltanto il nome C3 e il parabrezza panoramico.
La nuova Citroen C3 arriva con tre motori a benzina: i PureTech 3 cilindri di 1.2 litri da 68, 82 e 110 cavalli; questi ultimo sovralimentato. Mentre ci sono anche due turbodiesel Blue HDI 1.6 litri da 75 e 100 cavalli. Con cambi meccanici cinque marce e anche automatico 6 marce.
Abbiamo provato brevemente le versioni più gettonate: il turbodiesel da 75 cavalli e il benzina turbo da 110 cv, il più potente. Motore già presente in tutta la gamma del gruppo PSA, e che equipaggia anche la nuova Peugeot 3008 Suv ma in quel caso “gonfiato” a 130 cavalli.
La guida è fluida, la macchina si dimostra molto maneggevole in città e nel misto e con l’automatico che sostituisce finalmente il cambio robotizzato della Cactus che aveva vistose inerzie nel cambio marcia, la C3 assume tutta un’altra fluidità nella guida. L’unico limitea nostro parere è la scelta del cambio manuale a 5 marce invece che 6: un rapporto in meno sulla trasmissione che in propulsori dalla cubatura così ridotta e di coppia limitata, specie quelli aspirati, penalizza un po’ l’elasticità nell’uso tipico cittadino fatto di tanti frena-riaccelera.
Quello che per noi davvero appaga della C3 è il comfort a bordo, in cui Citroen dai tempi della DS è maestra, e che anche nel ridotto spazio di una citycar sa valorizzare per mettere a proprio agio chi siede dentro.
La C3 è una 5 porte, 5 posti e benché rientri nelle classiche misure di una utilitaria da città – cioé sotto i 4 metri (è lunga 399,6 cm) – dentro è spaziosissima. Grazie al design moderno di sedili, rivestimenti, porte e plancia, i designer sono riusciti a guadagnare fino all’ultimo millimetro del volume dell’abitacolo per fare stare comodi gli occupanti. Ad esempio, chi siede nei sedili anteriori ha uno spazio di 20 mm in più per le spalle rispetto alla vecchia C3.
Mentre esteriormente la C3 è ispirata dalla Cactus nel design, nel muso e nei bumpers, dentro invece abbandona le stravaganze un po’ rustiche di quell’auto. Gli interni sono minimalisti ma gradevoli, con una plancia dritta e funzionale dominata dal grande display touch da 7” al centro, che adesso ha cambiato tecnologia rispetto alla Cactus ed è diventato di tipo capacitivo (significa che lo schermo è in vetro e si aziona con le dita che creano un campo elettrico, come accade sugli iPhone).
Il vero gadget tecnologico per cui ricordare la Citroen C3 però è la “connectedCam”, una telecamera panoramica (l’inquadratura è di 120° full HD) posizionata sotto lo specchietto retrovisore centrale che dà verso l’esterno e sia aziona tramite un pulsante. Non serve per fare i selfie, perché guarda fuori non dentro. Ma serve per scattare foto (o fare video) verso l’esterno. Qual è lo scopo allora? Un po’ il divertimento, un po’ la sicurezza. Si possono inquadrare scene e paesaggi durante il viaggio. E caricare in tempo reale sui social (twitter per primo ma anche Facebook) le immagini via telefono tramite l’apposita App della Citroen che si può scaricare dagli store Apple o Android.
L’altro e più importante scopo della connectedCam è la sicurezza;perché il suo obiettivo grandangolare registra continuamente video durante la marcia ed è provvisto di Gps. Questo significa che, in caso di incidente frontale (se si viene tamponati è inutile!) gli ultimi minuti di marcia sono registrati e l’intera dinamica di una collisione può essere scaricata dalla memoria interna della ConnectedCam ed essere utilizzata in un contenzioso legale. Immaginatela come una telecamera di sicurezza a tutti gli effetti, sempre attiva da quando si accende il motore fino a quando lo si spegne.
Webcam a parte, la C3 introduce molte tecnologie finora riservate ad auto di categorie superiori. Fra queste l’avvisatore di cambio corsia, che emette un allarme sonoro quando distrattamente si varca la linea che divide le carreggiate.
Tutto ciò a un prezzo davvero da utilitaria perché la C3 avrà unlistino compreso fra i 12.250 euro (il modello entry level benzina 68 cv) fino ai 18.500 euro della versione 110 cv benzina con cambio automatico. Il primo diesel in listino costa 15.000 euro, ed è il Blue Hdi da 75 cv manuale. I livelli di allestimento sono tre e si chiamano: Live, Feel e Shine.